Gli elementi più importanti nella fisioterapia pediatrica sono il gioco e l’approccio ludico. Questi due elemelnti, adattati all’età evolutiva del bambino, permettono di raggiungere al meglio gli obiettivi posti all’inizio.
Nella fisioterapia pediatrica, la presa in carico deve adattarsi alla fase di sviluppo e all’età del paziente, oltre che alla sua problematica; deve sfruttare al meglio le capacità già acquisite per il raggiungimento degli obiettivi di trattamento e quindi per l’acquisizione di nuove competenze, rispettando lo sviluppo neuro-psicomotorio fisiologico.
Nella fisioterapia pediatrica, non si parla solo di “Riabilitazione” (ri-acquisire un’abilità già presente prima dell’evento avverso), ma si parla anche di “Abilitazione” e quindi dell’acquisizione di abilità non ancora sviluppate, sempre nel rispetto dello sviluppo fisiologico.
In ambito pediatrico, il coinvolgimento della famiglia e dei caregivers è fondamentale. I caregivers (genitori, nonni, zii, baby-sitter, insegnanti ecc ecc) devono essere sempre aggiornati sull’andamento del trattamento e devono essere parte attiva di esso. Infatti, nel percorso è fondamentale anche il counseling, per fornire ai caregivers strategie utili a favorire al meglio gli obiettivi del percorso abilitativo/riabilitativo.
Questo tipo di approccio è fondamentale per il trattamento di qualsiasi problematica presente in età evolutiva, quindi sia problematiche neuro-psicomotorie che problematiche muscolo-scheletriche.
Lo sviluppo neuro-psicomotorio del bambino è un processo che consente al bambino l’acquisizione di abilità motorie, cognitive e relazionali. L’acquisizione delle tappe avviene parallelamente allo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale e Periferico, per tanto i tempi sono variabili, ma è possibile definire una “cronologia” fisiologica.
La valutazione neuro-motoria consiste Consiste nell’osservare il comportamento spontaneo del bambino durante il gioco, valutando le competenze raggiunte e l’adeguatezza di esse in base all’età. Questo permette di avere un quadro evolutivo globale di partenza e quindi di inquadrare il percorso abitlitativo e riabilitativo adattato all’esigenze del bambino e della sua famiglia. Ci si avvale anche di attività ludiche finalizzate a promuovere al meglio le capacità del bambino che permettano una visione specifica nelle diverse aeree di sviluppo in base all’età e al quadro di partenza, così da porre obiettivi specifici nel percorso abilitativo/riabilitativo.
Insieme alla capacità ludica e comportamentale, si valutano anche caratteristiche quali il tono muscolare, la forza muscolare, eventuali simmetrie/asimmetrie, deficit della motricità, squilibri posturali che possono influenzare il quadro neuro-psicomotorio del bambino.
La valutazione è possibile e utile fin dai primi mesi di vita, in quanto alcuni disturbi dello sviluppo neuro-psicomotorio possono esordire fin da subito
Il trattamento di disfunzioni dello sviluppo neuro-motorio consiste nel promuovere al meglio lo sviluppo delle capacità motorie del bambino fin dai primi mesi di vita, rispettando l’acquisizione fisiologica delle tappe, attraverso un percorso abilitativo e riabilitativo specifico che permetta al bambino di acquisire strategie utili a favorire al meglio la sua autonomia. Nel percorso è fondamentale anche il counseling per fornire ai caregivers strategie utili a favorire al meglio gli obiettivi del percorso abilitativo/riabilitativo.